“Festival delle idee – ’900 il grande secolo delle innovazioni” scopre un territorio vivo. Sono già 4mila in pochi giorni le prenotazioni per il festival in programma dal 24 al 27 ottobre all’M9 – Museo del ’900 di Mestre, che per la sua prima edizione parte già con successo accontentando tutti i palati.
Ospiti del mondo della cultura, della scienza, dello sport, dell’imprenditoria racconteranno attraverso la loro voce le “visioni” e le grandi idee del Novecento che hanno determinato le ispirazioni e le contaminazioni del presente.
SICUREZZA TOP SECRET
Presenti anche gli operatori addetti ai servizi di controllo di Top Secret Investigazioni e Sicurezza, impiegati dagli organizzatori per monitorare la sicurezza dei partecipanti durante le varie fasi del festival, dal controllo accessi e biglietti, fino alla gestione dei flussi di persone.
IL FESTIVAL DELLE IDEE
Il ‘900 è il secolo delle due Guerre Mondiali, delle ideologie, il “secolo breve”, così venne definito dallo storico inglese Hobsbawm, che ne analizzò in particolare il periodo dal 1914, data di inizio della Prima Guerra Mondiale, al 1991, crollo del regime sovietico. Una densità di eventi, di tragedie storiche, che modificarono gli assetti politici ed economici del mondo, lasciando l’Europa, a inizio secolo al suo centro, in una posizione ben diversa, con nuove potenze ad avere in mano i destini dei popoli.
Insieme a tutto questo il XX secolo è stato anche un periodo, e non va scordato, di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche e tecnologiche. La quantità di beni a disposizione di ogni cittadino è cresciuta, la durata media della vita è raddoppiata, l’incidenza delle malattie drasticamente ridotta, la quantità di lavoro diminuita, l’analfabetismo sconfitto, l’istruzione cresciuta. Le grandi trasformazioni già in atto nel XIX secolo, con l’avvento dei processi di industrializzazione, mutarono definitivamente la vita dell’uomo e l’organizzazione della società: dalla rivoluzione industriale al postfordismo, dalla società di classi alla società di consumi, dalla cultura elitaria alla società mediatica.
Un secolo, dunque, ambivalente, con due volti, due facce della stessa medaglia. Da una parte l’olocausto, la guerra fredda, le armi nucleari, il crollo del Muro di Berlino, dall’altro conquiste sociali e umane, impensabili fino solo a qualche anno prima.
È il secolo dello sbarco sulla Luna, della psicanalisi, in cui il cinema prende forma, in cui lo sport considera la diversità, in cui la musica diventa di fruizione di massa, della rivoluzione informatica e tecnologica. Nasce così l’idea del festival, che, partendo da un’analisi del ‘900 cercherà di raccontare attraverso talk, incontri e interviste a grandi personalità, il rapporto tra innovazione e memoria, tradizione e cambiamento. Le voci e i talenti saranno quelli di figure rilevanti del mondo dell’Arte e della Cultura, della Scienza e dello Sport, del Cinema e della Televisione, della Letteratura e del Teatro. Perché il ‘900 è un secolo che va capito e raccontato.
A farlo, al Festival delle Idee, ci saranno grandi nomi: Pupi Avati, Morgan, Mauro Corona, Alessio Boni, Gioele Dix, Francesca Cavallin, Carlo Freccero, Alan Friedman, Philippe Daverio, Aldo Grasso, Nicolai Lilin, Mauro Ferrucci, Melania Gaia Mazzucco, Francesco Moser, Paolo Nespoli, Piergiorgio Odifreddi, Sara Simeoni.
E ancora: Carlo Vanoni, Guido Barlozzetti, Massimiliano Sabbion, Marcello Prayer, Igor Sibaldi, Ivan Zangirolami, Ivan Origone, Marco Melegaro, Giò Alajmo, i registi Fabio Massimo Iaquone e Alessandra Gonnella (che presentano i rispettivi docufilm Infinito Hack e A cup of coffee with Marilyn), Enrico Zoppas, Liviano Tomasi, Tino Vettorello.
I loro racconti prenderanno forma e accompagneranno il pubblico attraverso le Idee, anche positive, nate in questo secolo, che hanno lasciato impronte indelebili sul futuro. (sito ufficiale)